Entrare nel sistema sanitario NHS in gravidanza a Cambridge UK
Come entrare nel sistema sanitario NHS al sesto mese di gravidanza e appena arrivata a Cambridge UK. Elisingiro
Come entrare nel sistema sanitario NHS al sesto mese di gravidanza e appena arrivata a Cambridge UK. Elisingiro
Organizzare un trasloco a Cambridge UK con la Brexit, burocrazia per evitare i dazi in dogana. Elisingiro
Trasferirsi nello Regno Unito della Brexit: capire come funziona la burocrazia per i visti. Elisingiro
Migration to the North. Trasferirsi in UK all’inizio della Brexit, in particolare a Cambridge. Elisingiro
Tutto è bianco ad Ani, antica capitale armena, nel cuore dell’inverno di Turchia, ci arrivo con il Dogu Express. Elisingiro
Il crepitio degli incendi in Siberia non raggiungeva l’isola di Olkhon grazie alle acque del Baikal. Transiberiana. Elisingiro
Abbiamo deciso che nostra figlia avrà un nome da impero. Qui il racconto della mia relazione con Roma. Giselle, Buenos Aires
Rubrica sulle # Parole: Identità, tante identità dentro di noi eppure una sola stella polare a guidarci nel cammino, se la guardiamo. Elisingiro
Il villaggio di Viscri, o della “chiesa sassone bianca”, è tra i borghi più belli del mondo. Un gioiello nel cuore della Transilvania, in Romania.
Mi affascina comprendere i meccanismi che guidano e regolano le interazioni. In Corea, il vocabolario riflette la complessità delle relazioni.
Rubrica sulle #Parole: la Pazienza. Viviamo nel mondo della gratificazione istantanea… e la pazienza, che spazio può avere? Elisingiro
Rubrica sulle #Parole: la Confusione che è turbamento, caos, ma anche un’opportunità di sperimentare l’Armonia. Elisingiro
Pachamama. Madre Terra. Dea Madre. Ne ignoravo l’esistenza prima del viaggio in Perù lungo il Cammino Inca per Machu Picchu. Cristina, in-giro per cammini
Rubrica sulle #Parole: il Coraggio. Ci vuole coraggio per essere vulnerabili, per farsi domande e non finire come la rana bollita di Chomsky. Elisingiro
I Valdesi erano per me un popolo pressoché sconosciuto, così come le loro valli. Nell’ultimo anno, invece, ho passato proprio a Torre Pellice la maggior parte del mio tempo. Scoprili con me, Elisingiro
Prima di raggiungere il traguardo del “look di coppia”, la fase di ‘dating ‘in Corea segue dei rituali ben precisi. L’appuntamento è al buio ma non cieco.
Il matrimonio di Giselle doveva essere ad aprile. Avevo prenotato i biglietti e una stanza nel Tigre, sul delta del Rio della Plata. Annullato causa covid19.
Normalità e stranezza cambiano lungo meridiani e paralleli e l’apparenza ci parla degli usi e costumi di un Paese. Qui qualche curiosità sud coreana.
Generalmente si parte da Saint-Jean Pied de Port. Il cammino parte dai Pirenei. Fino a Santiago sono circa 800 km. Cristina, in-giro per cammini
Il villaggio di Saschiz, o “il villaggio della strada”, è patrimonio UNESCO ed è diviso al centro dalla strada nazionale Brașov – Sighișoara.
I miei giorni nel deserto più alto del mondo vicino San Pedro de Atacama in Cile. Deserto e una città di 2.500 abitanti, punto. Giselle da Buenos Aires
Seul rispecchia il contrasto tra tradizione e avanguardia. Tempi lenti vs tempi veloci passando dal mercato alla consegna a domicilio
Mi sono chiesta: “Cri, che ne dici di partire per la Spagna e fare il Cammino di Santiago?” e mi sono risposta “Si lo voglio”. Cristina, in-giro per cammini
Sono una che cammina. Cammino con i piedi, con la mente e con il cuore, ma non lo sono sempre stata. Cristina, in-giro per cammini
Quando un messicano ti dice “mi casa es tu casa”, lo intende per davvero. Qui il racconto della mia relazione col Messico. Giselle, Buenos Aires
Quello che serve a fare di una nuova città una “casa” è una buona relazione con la cultura culinaria locale. Alessandra, Sud Corea
Richis è il primo villaggio sassone che ho visitato, si trova nel cuore della Transilvania in Romania, vicino alle città medievali di Sighișoara e Mediaș.
Sono Iulia, vivo a Bucarest ma il mio amore è per i villaggi sassoni della Transilvania, dove il tempo sembra essersi fermato.
Sono nata e vivo a Buenos Aires, anche se il più delle volte sembra che la mia vita si svolga in un piccolo pezzo d’Italia. Giselle, Buenos Aires
Ho sempre vissuto al secondo o terzo piano di palazzi bassi. Dal ventiduesimo piano, invece, quello che è lontano molto più netto. Alessandra, Sud Corea
Nel mio viaggio on-the-road ho ascoltato podcast di filosofia e letto molto. Passando per Hannover non ho potuto fare a meno di tornare alla Arendt.
nel viaggio on the road di quest’estate ho ritrovato in Danimarca una parola bella: hygge, un senso di calore, intimità, una porta per la felicità.
Viaggio nelle parole… Le emozioni non solo le sentiamo dentro di noi, ma le riconosciamo negli altri. L’empatia è un motore per la nostra evoluzione.
Andrea e Giuliana vivono in quarantena già da un po’, un Parkinson li ha messi di fronte a una nuova vita, mantenendo la promessa in salute e in malattia.
Viaggio nelle parole… La felicità è uno stato transitorio o una condizione di benessere a cui aspirare? Ne parliamo in questo viaggio nelle emozioni.
Viaggio nelle parole… La tristezza è una mancanza, un sentirsi privi di qualcosa: una forma di solitudine? O un ponte verso qualcosa che verrà?
Viaggio nelle parole… la rabbia come le altre emozioni ci crea un movimento interiore e ci porta verso altri luoghi, dall’ira all’impazienza alla reazione
Viaggio nelle parole… Alla scoperta di un’emozione che spaventa ma che è anche funzionale alla nostra esistenza, la paura.
Marco è una persona energica, un uomo “grande e grosso” con un sorriso sempre stampato sulla faccia. Lavora con i poveri per Opera San Francesco a Milano.
Vincenzo da 4 anni vive e lavora in Paraguay ad Asuncion, la capitale. Dopo la laurea ha fatto lì uno stage e poi è rimasto per insegnare italiano
Maria è una persona testarda e innamorata della Francia. Ha incontrato Arnaud e sogna di aprire un ristorante, ma il covid ha rimescolato le carte.
Viaggio nelle parole… Gioco come scherzo, competizione, tranello… cos’è per noi il gioco e che ruolo riveste nelle nostre vite?
Viaggio nelle parole… Responsabilità. Alla parola spesso associamo un senso di pesantezza, ma cos’è e in che modo può influenzare noi e gli altri?
Viaggio nelle parole… Essere vs fare. Quanto siamo quello che siamo e quanto quello che facciamo? Il dilemma dell’essere in confronto al fare.
Viaggio nelle parole… Tradimento. Scopriamo questa parola a cui solitamente associamo un significato negativo per trovare, forse, qualcosa di diverso.
Viaggio nelle parole… Scopriamo cosa è l’esclusività, cosa si cela tra le pieghe di questa parola così di moda nel nostro vocabolario corrente?
Viaggio nelle parole… Il viaggio è spesso simbolo della nostra autenticità: nel viaggio portiamo noi stessi, ci sentiamo più liberi che a casa.
Viaggio nelle parole… Perché come prima tappa la sincerità? Perché ci piacerebbe, per iniziare questo viaggio, farci vedere così come siamo.
Il lavoro di medico oncologo di Nicola nel periodo di emergenza covid19 si è bloccato, così come le terapie per difendere i pazienti dal contagio.
Veronica paragona la sua vita a una matita spezzata. Come paziente oncologica ha affrontato con coraggio anche questo momento di emergenza covid19.
Per Cristina c’è un’analogia tra l’esperienza del cancro – che ha vissuto in prima persona – e quella del covid19: la vita di prima non si può più vivere.
Mamma, papà e due figlie, una di 17 e di 20 anni già sposata con un bimbo, monoreddito. Arrivati a Milano dalla Romania rurale, si sono trovati senza casa.
Anna, che lavora nell’housing sociale quindi a stretto contatto con le persone in situazioni di emergenza abitativa, oggi può lavorare solo da casa
Trasmettere quello che si vive serve spesso a dare senso all’esperienza. Massimo condivide quello che ha vissuto durante l’emergenza COVID19 in Ospedale.
Giada e Stefano si sono conosciuti in India, a Calcutta, e dopo aver deciso che l’India sarebbe stato il loro destino, hanno fondato Samsara Roads
Angelo ha lasciato l’Italia 15 anni fa per dedicarsi a un centro sanitario a Bouar. Oggi con l’emergenza Coronavirus i suoi pazienti sono senza farmaci.
Lucas è brasiliano, ma veneto di origine. Sta facendo il percorso inverso rispetto ai suoi nonni che dall’Italia sono andati in Brasile.
Alessandra vive a Seul in Corea e per lei il successo della gestione dell’emergenza coronavirus è dovuto alle istituzioni e alla cultura confuciana del rispetto.
Cesare si faceva chiamare Tony. E’ messicano, ma anche italiano. Cerca di ottenere la cittadinanza nonostante suo padre – il grande assente – sia italiano.
Ruso è georgiana di origine, ma oggi è una newyorkese perfetta. Fa l’architetto e l’artista, i suoi disegni fanno riflettere e sognare a occhi aperti.
Mauro ha fatto un triathlon da record: dalla Sardegna al Circolo Polare in bici, poi al largo delle Lofoten a nuoto e fino a Nord Kapp a piedi.
“Arrestato, ammanettato, bendato e portato in un centro di detenzione sconosciuto, accusato di “propaganda contro la Repubblica Islamica”. PEACE GULF
La storia di Franz a Shiraz brasiliano incontrato a Shiraz in Iran, viaggiatore nomade che ha abbandonato la vita di ufficio e si dedica a girare il mondo.
Da dove viene la parola quarantena? Il persiano Avicenna nel 1025 teorizzò i 40 giorni di isolamento per prevenire i contagi. #20storiediquarantena
La storia di Melany si svolge a Milano in una comunità che accoglie mamme e bambini che si trovano in situazioni di fragilità sociale.
Lev mi ha ospitato in casa sua nella periferia di Mosca e poi ho incontrato sua madre Natalya nella loro casa di campagna, una classica dacia moscovita.
La storia di Andrea lo svizzero di Jerash in Giordania è la storia di un uomo dalla vita turbolenta che ha deciso di vivere in un angolo pacifico di mondo.
La storia di Saber nel deserto di Wadi Rum in Giordania. Sembra africano e invece è un giordano di Amman e per lui il deserto è sinonimo di libertà.
Sono finita a casa di Vladya a San Pietroburgo durante il viaggio in Transiberiana perché era amico di Sasha, il ragazzo che mi ospitava con Couchsurfing.
Sasha mi ha aperto la porta di casa sua a San Pietroburgo una mattina di inizio agosto alle 7.
“Doctor Ione”, come tutti la conoscono in Centrafrica, è una donna minuta, svelta nei movimenti e dalla lingua tagliente.