Giselle e il matrimonio mancato causa covid19
Il matrimonio di Giselle doveva essere ad aprile. Avevo prenotato i biglietti e una stanza nel Tigre, sul delta del Rio della Plata. Annullato causa covid19.
Il matrimonio di Giselle doveva essere ad aprile. Avevo prenotato i biglietti e una stanza nel Tigre, sul delta del Rio della Plata. Annullato causa covid19.
Andrea e Giuliana vivono in quarantena già da un po’, un Parkinson li ha messi di fronte a una nuova vita, mantenendo la promessa in salute e in malattia.
Marco è una persona energica, un uomo “grande e grosso” con un sorriso sempre stampato sulla faccia. Lavora con i poveri per Opera San Francesco a Milano.
Vincenzo da 4 anni vive e lavora in Paraguay ad Asuncion, la capitale. Dopo la laurea ha fatto lì uno stage e poi è rimasto per insegnare italiano
Maria è una persona testarda e innamorata della Francia. Ha incontrato Arnaud e sogna di aprire un ristorante, ma il covid ha rimescolato le carte.
Il lavoro di medico oncologo di Nicola nel periodo di emergenza covid19 si è bloccato, così come le terapie per difendere i pazienti dal contagio.
Veronica paragona la sua vita a una matita spezzata. Come paziente oncologica ha affrontato con coraggio anche questo momento di emergenza covid19.
Per Cristina c’è un’analogia tra l’esperienza del cancro – che ha vissuto in prima persona – e quella del covid19: la vita di prima non si può più vivere.
Mamma, papà e due figlie, una di 17 e di 20 anni già sposata con un bimbo, monoreddito. Arrivati a Milano dalla Romania rurale, si sono trovati senza casa.
Anna, che lavora nell’housing sociale quindi a stretto contatto con le persone in situazioni di emergenza abitativa, oggi può lavorare solo da casa
Trasmettere quello che si vive serve spesso a dare senso all’esperienza. Massimo condivide quello che ha vissuto durante l’emergenza COVID19 in Ospedale.
Giada e Stefano si sono conosciuti in India, a Calcutta, e dopo aver deciso che l’India sarebbe stato il loro destino, hanno fondato Samsara Roads
Angelo ha lasciato l’Italia 15 anni fa per dedicarsi a un centro sanitario a Bouar. Oggi con l’emergenza Coronavirus i suoi pazienti sono senza farmaci.
Lucas è brasiliano, ma veneto di origine. Sta facendo il percorso inverso rispetto ai suoi nonni che dall’Italia sono andati in Brasile.
Alessandra vive a Seul in Corea e per lei il successo della gestione dell’emergenza coronavirus è dovuto alle istituzioni e alla cultura confuciana del rispetto.
Cesare si faceva chiamare Tony. E’ messicano, ma anche italiano. Cerca di ottenere la cittadinanza nonostante suo padre – il grande assente – sia italiano.
Ruso è georgiana di origine, ma oggi è una newyorkese perfetta. Fa l’architetto e l’artista, i suoi disegni fanno riflettere e sognare a occhi aperti.
Mauro ha fatto un triathlon da record: dalla Sardegna al Circolo Polare in bici, poi al largo delle Lofoten a nuoto e fino a Nord Kapp a piedi.
“Arrestato, ammanettato, bendato e portato in un centro di detenzione sconosciuto, accusato di “propaganda contro la Repubblica Islamica”. PEACE GULF
La storia di Franz a Shiraz brasiliano incontrato a Shiraz in Iran, viaggiatore nomade che ha abbandonato la vita di ufficio e si dedica a girare il mondo.
Da dove viene la parola quarantena? Il persiano Avicenna nel 1025 teorizzò i 40 giorni di isolamento per prevenire i contagi. #20storiediquarantena