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INFO

  • DATA: 12-01-2019
  • LUOGO: Giordania

STATO DI PROVENIENZA

Giordania

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La storia di saber a wadi rum, GIORDANIA

La storia di Saber si svolge a Wadi Rum nel deserto della Giordania, dove ho trascorso il mio primo giorno di viaggio in questo Paese. E’ un deserto roccioso e rosso non distante da Aqaba. Avevo preso accordi su Couchsurfing con Salem, un ragazzo beduino, per andare ospite nel suo campo nel deserto. Ho incontrato suo cugino nel piccolo villaggio di Wadi Rum – ultimo avamposto prima del deserto – che mi è passato a prendere con una jeep sgangherata.

A dicembre ci sono pochi turisti in Giordania, non è la stagione migliore per viaggiare perché comunque in alcune zone del Paese fa freddo, e nel campo nel deserto di Wadi Rum c’erano pochissime persone. Il campo è composto da tende fisse che contengono un letto matrimoniale e una tenda più grande con la stufa, tappeti e divanetti per sedersi tutto attorno.

la storia di saber a wadi rum giordania

La cucina del campo

C’è poi anche una piccola cucina al margine del campo e lì per la prima volta ho visto Saber, che stranamente non è un beduino ma un ragazzo dalle fattezze tipiche dell’Africa sub-sahariana. Cosa ci fa un africano nel bel mezzo del deserto della Giordania? La fantasia mi ha portato a fare mille congetture tra cui: sarà scappato dalla guerra in Sudan per finire in questo posto dimenticato dove non prendono neanche i cellulari.

Niente di più sbagliato.

Saber è il tuttofare del campo: pulisce, cucina, aggiusta quelle che serve. Sembra schivo inizialmente, come se non volesse avvicinarsi o invadere il nostro spazio. Penso “magari non parla inglese”. La sera fa molto freddo nel deserto e ci ritroviamo tutti – in totale 6 ragazzi europei più 3-4 beduini – nella tenda principale. Nel campo offrono anche i pasti, ma i beduini quando è il momento di mangiare escono sotto il cielo stellato a discutere tra di loro come dei pazzi (anche non stanno litigando).

I beduini tornano nella tenda a suonare l’ud e il darbuka e cantare, accennano anche delle danze, dopodiché lasciano il campo in jeep, diretti a un altro campo. Saber rimane con noi, lui è l’unico fisso h24 e 7 giorni su 7 al campo. Non è vero che non parla inglese, anzi, ha tantissima voglia di parlare!

Le chiacchiere

Saber è nato ad Amman, la capitale, ed è il primo di dieci figli. Mi dice “tutti pensano che non sia giordano perché sono così nero, e invece lo sono”. Ha lavorato negli hotel come receptionist, sia ad Amman che Aqaba, ma preferisce di gran lunga stare nel deserto. Conosce i beduini e sa come trattare con loro, “sta nel suo” perché potrebbe fare anche la guida e portare i turisti in giro per il deserto, come talvolta gli chiedono di fare, ma teme che i beduini “se gli dà una mano si prendano tutto il braccio”.

la storia di saber wadi rum giordania

Il deserto per lui è libertà. La libertà di non indossare una camicia per andare al lavoro, di poter stare nudo a cucinare se gli va, tanto non c’è nessuno. Bere il tè, ballare la sera attorno alla stufa sotto la tenda. Guardare il cielo.  Ha lasciato la moglie e un figlio a nord di Amman. È solo, ma libero. Non cambierebbe quella vita, la sua scelta l’ha fatta.