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- DATA: 16-05-2020
- LUOGO: Milano
STATO DI PROVENIENZA
Italia
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Cristina e l’analogia tra l’esperienza del cancro e del COVID19
Cristina è una delle fondatrici dell’associazione C6 Siloku, che supporta i malati oncologici nella loro esperienza del cancro. Cristina stessa ha avuto il cancro e, come dice lei, dopo un’esperienza del genere non si torna alla normalità. Siloku è nata da un desiderio, dalla voglia di dare senso e rispetto all’esperienza della malattia.
Finita la chemioterapia, infatti, i malati vivono in un limbo. Sono lasciati soli ad affrontare la vita con le proprie risorse, che spesso sono insufficienti. Hanno bisogno di un supporto in una fase così delicata e si rivolgono a Siloku. I fruitori sono soprattutto donne, forse più disponibili a chiedere aiuto rispetto agli uomini.
Prima Cristina lavorava come commerciale per conto d’altri, il cancro l’ha messa di fronte al fatto che “la vita è adesso”, quindi si è licenziata e si è assunta la responsabilità di viverla come voleva. Oggi l’associazione è il suo lavoro a tempo pieno.
Il desiderio di un cambiamento culturale
Il desiderio di Cristina per la sua associazione è quello di trovare persone che investano in Siloku, così da poter allargare la base di utenti e di iniziative. Cristina vorrebbe generare un cambiamento a livello culturale affinché il cancro non sia più uno stigma. Vuole dare voce anche a tutti quei pazienti che dalla malattia non guariscono e che diventano metastatici, per i quali non c’è un orizzonte di cura, ma sono destinati a convivere col tumore.
Cristina vorrebbe creare nuove partnership sul territorio, come quella già avviata col Circolo Canottieri, e fare progetti di teatro. Affinché la malattia non sia più uno stigma, deve essere presente ed evidente nella società, ci si può convivere, non c’è niente di sbagliato: fa parte della vita.
L’esperienza del COVID19
C’è un’analogia tra l’esperienza del cancro e quella del coronavirus: la vita di prima non si può più vivere. In questo periodo, limitando le interazioni sociali, si sta più con sé stessi, si guarda più facilmente alla propria parte irrisolta, quella con cui di solito non vogliamo entrare in conflitto.
Secondo Cristina, in questo momento si mette a nudo l’essere, più che il fare, e ci si può concedere di stare con quello che c’è, anche con quello che non ci piace. Per lei, ad esempio, è aumentata l’insonnia, è ancora in terapia ormonale e il suo sistema immunitario è debole quindi deve fare molta più attenzione… ma ha accettato tutto questo, e lì sono venute fuori quelle che sono le sue risorse.
Cristina non si perde mai d’animo, ha vissuto molti traumi nella vita di cui il cancro non è stato il peggiore. Ogni volta è riuscita a risorgere e a dare vita a una nuova sé stessa. In questo periodo di reclusione, la parte di sé a cui attinge è la parte che non molla, che tira fuori il meglio con quello che c’è, non guardando al passato né al futuro.
Nessuno si salva da solo
La lezione più grande che ha imparato dal cancro è che nessuno si salva da solo. Le relazioni, il gruppo, il senso di intimità profonda con un altro essere umano, la condivisione di valori… questi sono gli elementi che danno forza.
Coltivare le relazioni però non è semplicissimo, bisogna “essere” con l’altro, essere autentici. Se si è arrabbiati, impauriti, vale la pena esprimersi, anche entrando in conflitto se la persona che abbiamo di fronte è importante per noi. Esserci è difficile,vuol dire farsi vedere e a volte non ci piacciamo, figuriamoci se vogliamo farci vedere dagli altri!
E’ vero che le persone sono più inclini ad affrontare grossi cambiamenti quando gli succede qualcosa di forte, quando sono scaraventati fuori dalla loro zona di comfort, allora si apre lo spazio per una nuova vita. Questo può essere il momento di prendersi tempo, di essere gentili, di mettere in campo l’empatia e di cambiare, per sé stessi e per quelli a cui si vuole bene.
Cristina e la sua associazione stanno raccogliendo fondi in questo periodo di stallo tramite la viendita di mascherine, ottenete più informazioni cliccando qui, sarete diretti al sito di C6 Siloku.