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INFO

  • DATA: 25-10-2022
  • LUOGO: Regno Unito

STATO DI PROVENIENZA

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Regno Unito

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Traslocare a Cambridge UK in tempi di Brexit, dogana e burocrazia

di Elisingiro

Dopo aver ottenuto il visto, eccoci a organizzare il trasloco. Mai trasloco fu più complicato di questo. Iniziamo ad approcciarci alle varie compagnie, i classici camion che si vedono girare. Chiediamo qualche preventivo: noi portiamo solo i nostri oggetti personali, niente mobili o cose ingombranti. Sì ma che scocciatura, non ci riempio neanche il camion, vi devo mettere assieme ad altri. Va bene, e quanto ci costa? 5600 euro, escluse tasse doganali. Ah già, la dogana. Brexit, baby.

Decidiamo che no, tutti quei soldi per un trasloco sono troppi. Sondiamo la questione spedizione pacchi. Ma di nuovo, essendo fuori dall’Unione europea un pacco da 25 kg può costare fino a 300 euro… e noi non riusciamo a quantificare quanti pacchi dovremo spedire, ma forse ci costa ancora di più che affittare una porzione di camion. E poi la poltrona ikea – l’unico “mobile” che ci portiamo – anche se smontata, come ce la fai entrare in un pacco standard? Impossibile.  

Mio padre ha una macchina abbastanza grande. Lo imploro di prestarcela. Sai per il trasloco, paghiamo noi tutte le spese eccetera. Ci attraversiamo l’Europa. L’illusione originaria è che tutte le nostre cose entrino in quella macchina, però ci crediamo abbastanza, per almeno un paio di settimane. Poi cominciamo a fare gli scatoloni, le valigie, ad ammassare tutto sul tappeto del soggiorno che ben presto non è più sufficiente.

 

NOTA BENE. Se vogliamo fare noi il trasloco, dobbiamo inviare una lista precisa delle nostre pertinenze a un’agenzia del governo inglese che ce la deve approvare, così possiamo evitare i dazi doganali. Se non ce l’approva, alla dogana potremmo ritrovarci a dover pagare le tasse sui beni in una proporzione di circa il 20% del prezzo originario. E chi lo stabilisce il prezzo originario? La nostra è roba usata, è roba nostra. Non è dato sapere. L’approvazione può prendere fino a 6 settimane. Come facciamo a imballare tutte le nostre cose, ma proprio tutte, se sono nella casa in cui abiteremo fino al giorno del trasloco? Mistero. È Ferragosto quando cominciamo a impacchettare e mandiamo una lista lunghissima: 4 scatole cose cucina, 5 valigie vestiti, 9 scatole di libri, 1 aspirapolvere. E vi risparmio il resto.

Nel frattempo ci rendiamo conto che la macchina di mio padre non basta, a meno che non vogliamo fare due viaggi. Eureka: affittiamo un furgone! Lo prendiamo a Milano, lo lasciamo a Londra. Ah no, se fosse Parigi o Amsterdam andrebbe bene, ma con la Brexit… Quindi dobbiamo organizzare l’andata e il ritorno. Affittare un furgone per una settimana con assicurazione e chilometraggio illimitato ci costa circa 600 euro, oltre alla fatica del viaggio. Ci sembra l’opzione migliore.

Trasloco UK post

Prenotiamo il furgone Amico Blu, lo andiamo a prendere, lo carichiamo (soprattutto Luca perché io, ecco, sono incinta al sesto mese e mi sembra di avere la resistenza fisica di una novantenne), dormiamo una notte agitata e l’indomani partiamo. Il viaggio è quasi bello: attraversiamo il Piemonte, la Valle d’Aosta, mezza Francia… Sosta a Parigi. Lasciamo il furgone in un parcheggio coperto e andiamo a dormire da una mia amica, sette piani di scale senza ascensore ma una bellissima vista su Montmartre. E’ la stessa amica del ristorante Gioia Mia, di cui ho già scritto qui.

Trasloco UK Pris

I miei ci aspettano lì a Parigi, si sono offerti di riportare loro il furgone in Italia una volta arrivati a Cambridge. Luca e mio padre vanno verso Calais a prendere il traghetto, io e mia madre prendiamo un Eurostar per Londra.

L’approvazione della lista delle nostre cose non è ancora arrivata. Luca è nel panico, io spero nella bontà dei doganieri. Guardano dentro al furgone, gli fanno aprire qualche scatolone, buttano l’occhio al suo contratto di lavoro. Okay, non stiamo importando beni da rivendere al mercato nero, sono solo le nostre cose. Passati.

Io e mia madre arriviamo a Cambridge, poi prendiamo un autobus per Eddington, il nostro quartiere, e una volta arrivate devo capire qual è la nostra casa, i palazzi sembrano tutti uguali. Luca mi ha lasciato un paio di chiavi che è andato a prendere con un volo lampo a/r qualche giorno prima. Provo con la tessera magnetica sul portone d’ingresso che dovrebbe essere il nostro, si apre. Abbiamo chiesto il permesso per lasciare il furgone parcheggiato 48 ore, non ci sono parcheggi liberi o simili, siamo in un quartiere green. Arrivano Luca e mio padre, io faccio esplodere un cartone del latte in ascensore che abbiamo fatto la spesa. Siamo così stanchi e così increduli, finalmente siamo a “casa” e l’ascensore puzza di latte.

Se volete fare un viaggio nel sistema sanitario, il mitico NHS, seguitemi al prossimo post.

Trasloco UK main
Trasloco UK Eddington