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INFO

  • DATA: 12-02-2021
  • LUOGO: Machu Picchu

STATO DI PROVENIENZA

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Perù

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Il Cammino Inca per Machu Picchu in Peru'

Cristina in-giro per cammini

Pachamama. Madre Terra. Dea Madre. Una parola di cui ignoravo l’esistenza prima del mio viaggio in Perù. Una parola difficile da capire, prima di averla assaggiata, vista, respirata, vissuta. Anticamente sulle Ande esisteva un’entità di tipo femminile, un principio che comprendeva ogni cosa, un’entità che rendeva gli esseri viventi parte di un immenso ingranaggio cosmico, un piano universale che comprendeva tutto ciò che è stato creato. Una religione, un riconoscimento che l’essere umano fa alla Natura, l’unione stessa tra essere umano e Natura.

Non saprei spiegarlo meglio, ma è tutto ciò che ho visto e che continuo a vedere sotto diverse forme e il cui spirito non mi ha più abbandonato da quel momento.

pachamama foto1

Camminare unico credo

In molti, dopo aver comprato il mio biglietto aereo Malpensa – Lima / Lima – Cusco, mi dicevano che dopo il Cammino di Santiago, è naturale spingersi oltre confini e desiderare di andare a camminare sulle Ande.  Esiste infatti un Cammino speciale da quelle parti: L’Inca Trail.

Tutti conoscono Machu Picchu, una delle sette meraviglie del Mondo, una meta visitata da oltre 340 mila turisti all’anno, in media. Stiamo parlando – ahimè – di un’era pre-covid (nel momento in cui scrivo, infatti, il quadro epidemiologico in Perù è disastroso, dopo un breve spiraglio di riapertura qualche mese fa).

Tutti conoscono Machu Picchu, dicevamo, ma solo alcuni conoscono l’Inca Trail. Pochi folli (o illuminati?) decidono di percorrere a piedi, durante quattro giorni e 3 notti, un intero cammino segreto tracciato migliaia di anni fa dagli Inca per raggiungere la Città Sacra sull’Antica Montagna (letteralmente Macchu Picchu in lingua quechua) e rimasto nell’oblio per secoli. Quei folli illuminati sanno che dovranno arrampicarsi tutto il giorno su gradini di pietra irregolari e soffrire un po’ il soroche (mal di montagna), dormire in tenda al freddo e in mezzo al nulla, sfiorando persino i 4200 metri. Tutto questo per toccare con un dito le nuvole.  Roba da folli dunque, o di chi, decide di praticare un rito di passaggio e scoprire la Pachamama o, semplicemente e solo, per camminare.

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Come e quando

 43 km in totale da percorrere a piedi, dalla Valle Sacra tracciata dal fiume Urubamba fino a Intipunktu (in quechua Porta del Sole) la porta di Machu Picchu. È possibile intraprendere questo viaggio a piedi in ogni mese dell’anno, anche se la maggior parte dei viaggiatori sceglie la stagione fredda peruviana (giugno/agosto).

Il cammino rimane chiuso per manutenzione solo nel mese di febbraio. Per prenotare è però necessario affidarsi ad un’agenzia autorizzata che organizzerà tutto. (Vi consiglio personalmente Perù Etico e Perù Viaggio Sostenibile). I permessi per accedere giornalmente sono infatti limitati, circa 500 al giorno  ed è necessario mettersi nelle mani di guide esperte lungo il percorso. Altra informazione indispensabile: è necessario prenotare almeno 6 mesi prima. Non è dunque un viaggio per camminatori solitari e dell’ultimo minuto.

Salire e scendere in continuazione per 40 km, condividere gioie e dolori, foglie di coca e racconti del XIII sec. con i compagni di viaggio, faranno bene al vostro corpo stanco e al vostro cuore che inizierà ad un certo punto a battere forte, non solo per l’altitudine. Le dinamiche di gruppo richiedono qualche compromesso, ma parlavamo di rito di passaggio poc’anzi, vero?

Dunque ricapitolando: buona forma fisica, prenotare per tempo e pronti ai compromessi nelle dinamiche di gruppo. Sugli aspetti pratici: zainetto leggerissimo (Max 5 kg), vi servirà davvero poco, bastoncini da trekking e scarpe già utilizzate (non nuove).

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Ciò che rimane dell’alba

 Ricordo freddo e poi caldo, poi ancora fresco e poi caldo. Il clima in Perù è variabile a seconda della zona in cui ci si trova con una grande escursione termica tra giorno e notte. Ricordo   pioggia e poi sole, fatica e Immenso. Ricordo il rito delle foglie di coca ogni mattina con la nostra guida, I suoi lineamenti del viso perfetti e i colori che ci circondavano. Ricordo la fatica e i miei capricci: – “Basta, non ce la faccio più io mi fermo qui” – . Ricordo una nuova notte in tenda bagnati come pulcini, dopo il temporale che ci aveva sorpresi per strada e quel cibo delizioso che i portadores – il personale di supporto che accompagna i gruppi –  preparavano per noi in ogni accampamento di sera. Ricordo il mate de coca e gli scambi con i compagni di viaggio. Ricordo una famiglia francese che l’anno successivo sognava il Kilimangiaro dopo aver scalato, sempre tutti insieme, l’Everest l’anno precedente. Ricordo i due giovanissimi amici svedesi in giro da un anno e senza un soldo da dare di mancia ai nostri accompagnatori, perchè quella era l’ultima tappa e dopo qualche giorno sarebbero ritornati a Stoccolma. Ricordo l’ultima scalata prima di arrivare alla Porta del Sole e scorgere la Cittadella, la nostra Meta. Ricordo di aver respirato il Sole in quel luogo, grata al mio corpo e alle mie gambe per avermi portato lì.

Ricordo il Perù e tutto ciò che ho visto e vissuto nei giorni a seguire, ricordo un sogno in cui la Pachamama mi abbraccia e mi sorride. Progettato come percorso di purificazione e pellegrinaggio per entrare nel luogo sacro dell’imperatore inca Pachacùtec, rimasto dal 1440 al 1911 un segreto ben custodito, il Cammino Inca rimane ancora oggi un capolavoro spirituale di cui folli illuminati dovrebbero godere almeno una volta nella vita.

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Chi sono 

Sono una che cammina. Una che cammina con i piedi, con la mente e con il cuore. Non sono sempre stata una che cammina. Ho iniziato pochi anni fa, per gioco e per una sfida personale: percorrere quanti più km possibili del Cammino di Santiago. L’anno dopo è arrivato il Cammino Inca fino al Machu Picchu e gli anni successivi tanti altri, più o meno conosciuti. La mia è una vera passione e non riesco più a farne a meno.

Amo perdermi, per poi ritrovarmi, lungo strade cittadine sconosciute, boschi infiniti o sentieri inesplorati. Sono due in una, due anime, due cuori. Mi chiamo Maria Cristina, ho due nomi e camminare è una delle mie personalissime forme di “Amor Proprio”

Venite con me a fare due passi?

Seguimi su Instagram @maracri

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