Questo libro corrisponde all’inglese “Catcher in the rye”. Salinger scrive in prima persona, impersonando il diciassettenne Holden. La storia si svolge in un finesettimana, da quando Holden decide di lasciare la scuola a quando va con la sorella allo zoo. I fatti che racconta Holden, però, sono riferiti a qualche tempo prima. Viene espulso dalla scuola, è arrabbiato, e lascia il suo alloggio tre giorni prima del previsto. Arriva a New York ma non può andare a casa dai genitori, quindi inizia a vagare per Manhattan. Finisce in stanza con una prostituta, poi in uno dei peggiori bar, è sull’orlo della disperazione e ripresosi dalla sbornia cerca di entrare in casa di soppiatto per parlare con la sua sorellina, che è il suo ancoraggio alla vita. Esce di nuovo e cerca un suo vecchio professore di cui si fida, ma neanche con lui le cose vanno molto bene. Decide di lasciare quel posto, vuole allontanarsi dalla società, ma come ultima cosa prima di partire vuole di nuovo vedere sua sorella. Ho letto il libro in inglese e vista la forma in cui è scritto, credo meriti davvero di essere letto in versione originale, se possibile! Leggere questo libro è come fare un giro nella testa di un adolescente burrascoso, davvero raccomandato. 

Letture consigliate – New York