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INFO

  • DATA: 28-04-2020
  • LUOGO: India

STATO DI PROVENIENZA

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Giada e Stefano, Samsara Roads

Giada è originaria di Pescara e dopo aver frequentato una scuola di moda si è trasferita a Roma per iniziare lo IED (Scuola Europea di Design) un corso di scarpe e accessori. Subito dopo gli studi ha inziato a lavorare nella moda e a viaggiare prima in Cina e poi in India, dove avviene il grosso della produzione in questo settore.

Il lavoro la appassionava molto, era proprio quello per cui aveva studiato, ma non appena atterrata a Calcutta qualcosa dentro di lei si è risvegliato, una premonizione o un sogno: si sentiva a casa nonostante di fronte ai suoi occhi sfilasse un mondo totalmente diverso da quello a cui era abituata. A ogni trasferta di lavoro, in cui faceva la spola tra hotel e ristoranti di lusso, aggiungeva qualche giorno per esplorare la città, le piaceva quello che vedeva fuori dalla “bolla” lavorativa!

Ogni volta i suoi colleghi indiani le mostravano cose nuove, la accompagnavano nei posti poco turistici finché una volta l’hanno letteralmente obbligata ad andare nella Casa di Madre Teresa di Calcutta. Giada non è religiosa, ma gli indiani sono talmente testardi che alla fine ha ceduto… e menomale!

Samsara roads india

La decisione cruciale

Una volta entrata nella stanza della Tomba di Madre Teresa le sono salite le lacrime agli occhi. Era la spiritualità del luogo a creare commozione o forse solo la presa di coscienza definitiva che la sua vita la voleva in India.

Lavorando nella moda – nonostante fosse un lavoro che le piacesse – percepiva la futilità, l’essere effimero delle cose materiali… quello di cui aveva bisogno era il contatto umano. Viaggio dopo viaggio, la sua scala di valori – più conforme all’essenza della sua persona – prendeva forma. Per la prima volta si rendeva conto che sì, era possibile vivere in modo diverso, e che la nostra cultura occidentale non è l’unica ad essere “giusta”, le cose importanti possono essere altre.

Dopo qualche mese lascia Roma e si trasferisce in pianta stabile a Calcutta, dove inizia a partecipare ad alcuni progetti di volontariato con comunità di donne in difficoltà, mentre qualche giorno a settimana continua a lavorare per un’azienda di moda con cui collaborava a Roma per mantenersi.

Le emozioni erano tante, rimettersi in contatto con cose semplici, come fare il bucato a mano, accudire persone che hanno bisogno di carezze, imboccare chi non riesce a mangiare da solo… queste esperienze la portano a toccare corde molto profonde di sé e quasi a spaventarsi. Dopo alcuni mesi di “crisi di identità” – come dice lei stessa – in cui non sapeva bene cosa fare della sua vita, tramite altre volontarie conosce Stefano.

L’incontro

Stefano da anni faceva viaggi in moto in India e in quel momento stava facendo del volontariato a Calcutta. Rientrano entrambi in Italia e iniziano una relazione, ma Stefano deve partire per l’Africa dove l’hanno assunto per 9 mesi per lavorare su un progetto di cooperazione internazionale.

Dopo 3 mesi si incontrano e Instambul e decidono di creare Samsara Roads, vogliono vivere in India, un Paese che entrambi amano moltissimo e che conoscono, e far conoscere agli altri la “loro” India.

Stefano finisce il suo periodo in Africa e poi si trasferiscono assieme a Varanasi. Tra gennaio e luglio 2019 mettono in piedi il loro tour operator per accompagnare i turisti in piccoli gruppi di massimo 6 persone nei posti che loro hanno scoperto negli anni, viaggiando come viaggiano gli indiani, usando i mezzi pubblici e incontrando piccole realtà locali.

Samsara Roads

Il tempo sospeso del Coronavirus

Giada e Stefano hanno ormai un buon livello di Hindi, continuano a studiare la lingua, ma anche la cultura, la religione, i significati e i simboli di quello che vedono e hanno voglia di trasmettere agli altri la complessità del mondo di cui si sono innamorati.

In questi giorni di lockdown in cui anche l’India si è bloccata, loro restano chiusi nel loro compound e producono i materiali che servono per far conoscere il loro progetto: mettono in ordine foto, pensieri, pubblicano post sui social, registrano podcast e scrivono una guida di viaggio, in attesa di poter ricominciare ad accogliere turisti. 

Per vedere l’India coi loro occhi, questi sono i loro canali Instagram Facebook o scrivetegli a samsararoads@gmail.com

Samsara roads india